Capitano delle Cernide 22 Giugno 2009
Caro “Capitano delle Cernide”,
quando ho visto il suo commento un impeto mi ha attraversato mani e mente, perché avevo un ghiotto spunto per approfondire alcune riflessioni. Purtroppo la tirannide della “mancanza di tempo”, prima ancora di quella di un falsamente democratico Stato italiano, mi ha fatto desistere.
Ho ritenuto però di dover “promuovere” le citazioni da lei portate all’attenzione dei lettori di questo blog, dal rango di commento a quello di articolo; nulla cambia ai contenuti, vi è forse una maggior visibilità a beneficio di quanti vorranno soffermarsi sui concetti espressi. Appena possibile affronterò questi interessanti argomenti portando, spero, qualche nuovo motivo di riflessione. Ecco quindi, qui riproposte, le citazioni segnalate:
“Le richieste di promozione a lingua sono sempre di natura politica: esse si basano, in modo del tutto giustificato, sul contenuto sociopolitico dell’opposizione fra ‘lingua’ e ‘dialetto’. Conseguentemente, tali richieste sono armi politiche, che anticipano la situazione alla quale si mira fondamentalmente, cioè l’indipendenza politica”
(Mario Alinei)“Una lingua è un dialetto con alle spalle un esercito e una flotta”
(Einar Haugen)“Un popolo vive quando vuole vivere”
(Ramun Vieli)
Danilo De Martin
Riparto da qui 14 Giugno 2009
Prima c’era l’Union Ladina del Cadore de Medo.
La trovate ancora: è migrata all’indirizzo www.unionladina.it.
Divergenze. Dare una mano come volontario è nella mia indole; sapere che i ringraziamenti per lo svolgimento di una qualsiasi attività di volontariato sono merce rara, fa parte di una vaccinazione fatta molti anni fa … ma a tutto c’è un limite.
Mi sento come un pinguino nel deserto. Non ha importanza perché sono qui, ma è evidente che siamo fuori posto. Fra i due, l’unico con la possibilità di muoversi è il pinguino, sono io.
Inizia qui dunque la lunga marcia verso “i miei luoghi”; lungo la strada vi racconterò come e perché il ladino cadorino è morto, e perché l’ombra di un popolo che lo parlava farà la stessa fine.
Danilo De Martin