Montagna e minoranze linguistiche: i ladini incontrano i candidati alle prossime elezioni regionali   16 Marzo 2010

In relazione all’articolo “Problematiche generali e prospettive future per la popolazione ed il territorio dell’alta provincia di Belluno” pubblicato lo scorso 10 marzo, qui di seguito il comunicato stampa elaborato dalla Federazione tra le Unioni Culturali Ladine della Regione del Veneto:

I Ladini incontrano i politici a Caviola domenica 14 marzo 2010.

Grande successo per l’incontro fra i rappresentanti delle Unioni Ladine presenti sul territorio del Veneto ed i Candidati alla prossime elezioni regionali svoltosi a Caviola. Presenti 10 candidati che hanno potuto presentare le loro idee sulle minoranze linguistiche e sul più ampio problema della montagna.

La giornata è iniziata con l’introduzione di Francesca Larese Filon, presidente della Federazione tra le Unioni Culturali Ladine della Regione del Veneto che ha presentato il documento approvato dal Consiglio della Federazione in merito alla richiesta di una nuova legge per la tutela delle minoranze linguistiche in Veneto e di un rappresentante delle minoranze eletto in consiglio Regionale. Tale documento è stato diffuso già nel 2008 a tutti i comuni del territorio ed è stato inviato al presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan. In questo momento gli ultimi comuni stanno provvedendo alla sua approvazione (il testo del documento è consultabile all’indirizzo dell’articolo precedentemente segnalato, ndr).

Danilo Marmolada, vicepresidente della Federazione e sezione ospitante, ha poi ampliato la problematica parlando delle difficoltà della gente che vive nella montagna dolomitica veneta dove alla parlata ladina (80% della popolazione) si associano disagi, difficoltà, spopolamento, mancanza di servizi, chiusura di scuole richiamando i politici ad una attenzione su questa area di fragilità.

Luca Lucchetta, presidente dell’Istituto Culturale de la Dolomites e presidente della Comunità Montana Agordina ha ribadito le difficoltà della nostra gente che si amplificano con la riduzione dei trasferimenti dallo Stato alle Istituzioni locali. Lucio Eicher Clere, rappresentante del Comelgo e presidente della Commissione Cultura dell’Istituto Ladin de la Dolomites, ha ribadito la necessità di interventi per assicurare lingua, lavoro, mantenimento della cultura alla nostra gente.

Sono intervenuti poi i rappresentanti  del Comitato Referendario per dell’Altopiano dei 7 Comuni di Asiago, Francesco Rodeghiero e l’assessore comunale di Asiago con delega alle minoranze linguistiche Sella Franco che hanno riportato la loro esperienza come minoranza cimbra germanofona. Questi hanno richiesto urgentemente la possibilità di essere inseriti nella zona franca proposta per la riduzione delle tasse nei territorio marginali, un consigliere regionale per le minoranze, l’applicazione della fiscalità ridotta per gli esercizi commerciali della montagna (LG 97/94), l’applicazione dell’articolo 44 della Costituzione per la montagna, l’obbligatorietà di insegnamento di 2 ore alla settimana della lingua minoritaria e di 1 ora alla settimana per l’insegnamento della storia locale nella scuola dell’obbligo.

I candidati politici intervenuti hanno poi riportato le loro idee sulla problematica: il Partito Nasional Veneto con Gianluca Busato e Gianluca Panto che hanno ribadito la via per la richiesta di un indipendenza del Veneto simile a quella ottenuta dalla Scozia e in fase di richiesta per la Catalogna, all’UDC con De Pasqual e Vittorino Manfroi che chiedono uno statuto speciale per il Veneto simile a quello del Trentino Alto Adige, statuto speciale per il Veneto anche per Bruno Nicolai dell’Unione Nord Est.

Dario Bond del Partito della Libertà ha ribadito l’impegno per l’assessore alle minoranze linguistiche e per uno alla montagna nel Veneto, pur ribadendo le difficoltà legate alla scarsa rappresentatività della provincia di Belluno in seno alla Regione Veneto ( 2 soli consilieri con il il 4.7% della popolazione e il 20% del territorio). Sergio Reolon del Partito Democratico ha portato la sua esperienza di ex presidente della Provincia  ribadendo la necessità di un’autonomia economica, politica e finanziaria della provincia di Belluno. La provincia di Belluno riceve oggi il 56% delle tasse che versa rispetto al 90% di Trento e Bolzano. E la differenza si sente.

La Lega rappresentata da Matteo Toscani e da Raffaella Bellot ha ribadito il suo impegno per il territorio periferico con il federalismo e con l’applicazione della zona franca per le aree in difficoltà al fine di garantire il mantenimento delle struttture commerciali, artigianali e industriali. Matteo Toscani ha poi promesso che si impegnerà per un finanziamento ordinario per gli Istituti Ladini da parte della Regione del Veneto. Sostegno alle istanze della montagna ladina è venuto anche dagli interventi di Stefano De Barba dell’Italia dei Valori e da Gianpaolo Sponda del movimento Beppegrillo.it.

Il sindaco di Facade è intervenuto portando la sua esperienza di amministratore del territorio ribadendo le differenze fra i trasferimenti nelle diverse realtà: Falcade riceve dallo stato 147 euro per abitante contro i 570 euro di Ospitale e i 380 di Venezia. Come si spiegano queste differenze?

L’incontro si è concluso con l’amara considerazione della scarsa rappresentanza che ha la provincia di Belluno nel consiglio regionale, 2 soli consiglieri su 60, in relazione al metodo di ripartizione basato sul numero degli abitanti (la provincia di Belluno detiene infatti la quota del 4,7% degli abitanti del Veneto). Sarebbe quindi auspicabile una revisione della legge elettorale per dare rappresentanza a chi non ce l’ha, riconoscere un rappresentante fisso per la montagna ed uno per le minoranze linguistiche. Ma anche semplicemente rispettare il dettato dell’autodeterminazione dei popoli facendo in modo che chi vive sul territorio abbia anche strumenti e risorse per gestirlo da sé.

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Questo articolo è stato pubblicato martedì, 16 marzo 2010 alle 15:18 in politica e lingua. Puoi seguire ogni commento a questo articolo utilizzando il Feed RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

1 commento

3 Novembre 2010 alle 18:35
Raffaele Irsara commenta:

Matteo toscani ha fatto una promessa in merito ai Ladini e agli istituti ladini ma a tuttora non si è visto alcun risultato, perchè,
L’incontro di Caviola penso sia stato inutile!
saluti raffaele irsara