[1] G. M., anni 90, ex boscaiolo e minatore, Rivamonte Agordino, 9 luglio 1999.
D. Ma vi piaceva di più fare il seggiolaio o lavorare nel bosco?
R. Fare il seggiolaio.
D. Perché?
R. Perché a fare il seggiolaio quando faceva freddo andavo al caldo e quando faceva caldo andavo all'ombra. Mentre nel bosco si faceva una vita da cani; oggi non trovi più coloro che si adattano a quel tipo di vita, preferiscono la prigione a quel tipo di vita. Perché bisognava lavorare anche con quaranta centimetri di neve, anche l'inverno, perché si lavorava fino a Natale, ma poi si ritornava ancora a lavorare. Anche per tutto l'inverno si lavorava. Vita da cani, ecco!
[2] R.S., anni 72, ex boscaiolo e proprietario di segheria, Falcade, aprile 1999.
D. Quando avete iniziato a fare il boscaiolo?
R. Io, ho finito la scuola a dodici anni e mio padre, nel 1939, mi ha mandato a portare l'acqua nel bosco a Col del Mus. Allora si portava l'acqua per fare la polenta ai boscaioli con una botticella di legno.