Dizionario della gente di Lozzo - La parlata ladina di Lozzo di Cadore
dalle note del prof. Elio del Favero - a cura della Commissione della Biblioteca Comunale
prefazione del prof. Giovan Battista Pellegrini
Comune di Lozzo di Cadore - il seguente contenuto, relativo all’edizione 2004 del Dizionario, è posto online con licenza Creative Commons attribuzione - non commerciale - non opere derivate 2.5 Italia, il cui testo integrale è consultabile all’indirizzo http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/legalcode. Adattamento dei testi per la messa online di Danilo De Martin per l’Union Ladina del Cadore de Medo. Per ulteriori approfondimenti è a disposizione la home page del progetto “Dizionario della gente di Lozzo” alla quale si deve fare riferimento per le regole di trascrizione fonetica utilizzate in questo progetto. Il presente file è pre-formattato per la stampa in A4.
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LE MONETE E LE UNITÀ DI MISURA NEL COMMERCIO
Molte informazioni sulle unità di misura sono in Fabbiani 1947 (ried. 1992) p.215-219. Per quanto riguarda il commercio è da tener presente che il Cadore aveva rapporti economici con i territori circostanti ed "il governo Cadorino" non era in grado di battere moneta propria. La popolazione dovette pertanto adeguarsi alle norme vigenti nelle altre zone (Patriarcato di Aquileia, Repubblica Veneta, dominio francese, dominio austriaco, Regno d'Italia).
Monete di periodi diversi
bagatìn bagattino. Antica moneta in uso nelle città dell'Italia
settentrionale, il nome è rimasto poi a indicare le monetine di
rame veneziane, 1/12 parte del soldo piccolo
baiòko baiocco. Monetina d'argento meridionale e romana del valore di un
soldo.
bèsi moneta veneta, pari a 6 pižoi = mezzo soldo piccolo
bóro soldo. Termine di origine veneziana, conservato perché i soldi sono
termini internazionali
frànko franco, lira. Al botìro kostèa diéśe frànki l kìlo prima de la
guèra il burro costava dieci lire al chilo, prima dell'ultima
guerra; de ste tàe te puós guadañà n bón frànko vendendo questi
tronchi puoi realizzare un buon guadagno; loc. čapà n frànko
guadagnare; i mànča sènpre n skèo par fèi n frànko gli
manca sempre un soldo per fare una lira, fig. gli manca sempre
qualcosa per essere completamente contento
lìra prima della lira italiana era in uso la lira veneta composta di 20
soldi, e ogni soldo di 12 denari
Unità di misura di peso
lìbra 0,5167 kg unità di misura veneta, suddivisa in 12 once, ogni
oncia è ulteriormente divisa in quarti. È indicata
anche come lìbra gròsa. Si trovava in uso anche la
lìbra sotìl, pari a 0,301 kg. Si conosce inoltre la
lìbra gròsa di Sappada di 0,476 kg
fas 51,671 kg fascio di fieno, 100 libbre
kar 350 kg carro di fieno
luóida 200 kg slitta carica di legna, pari a circa 400 libbre
karàto —— unità di misura veneta, si ha il karato da lìbra gròsa
che è 1/48 di quarto di libbra grossa e il karato da
lìbra sotìl che è 1/30 di quarto di libbra sottile
kuàrto —— unità di misura veneta, si ha il quarto da lìbra gròsa
che è 1/4 di oncia di libbra grossa e il quarto da
lìbra sotìl che è 1/4 di oncia di libbra sottile
ónža 43 g unità di misura veneta, 1/12 di libbra. Esiste l'oncia
grossa, 1/12 di lìbra gròsa (43 g), l'oncia sottile,
1/12 di lìbra sotìl (25 g). Si ha inoltre l'oncia della
libbra di Sappada con un valore diverso rispetto alla
cadorina
grámo 1 g un grammo, genericamente "un pochino"
Unità di misura di capacità
bokàl 1,868 L boccale; unità di misura veneta, pari a 1/40 di
mastello per Fabbiani, quindi quasi 2 L, pari invece a
1/20 per Baldovin
bòža 0,934 L bozza; unità di misura veneta, pari a mezzo bokàl,
quindi quasi 1 L
čalvéa 1/3 hl calvea; recipiente fatto di doghe come le botti e di
forma tronco-conica, usato come unità di misura sia per
il sorgo che per le patate. La capacità è di 33,8 L
secondo Baldovin, 31,92 secondo Fabbiani
čavói 20 L grosso recipiente di legno chiuso con cerchi metallici,
unità di misura corrispondente a circa 20 L
dumèla 1/4 L una giumella cioè quanto contiene l'incavo delle due
mani accostate (una manciata è invece il contenuto di
una mano sola)
féda 1/3 L era una unità di misura per il latte. Fabbiani scrive
che per il latte di mucca corrisponde a circa un tèržo
de bòža, per il latte di capra a n kuìnto de bòža.
Secondo altri la féda corrisponde sempre a 311 cc.
(circa 1/3 di bòža), quindi è na féda de vàča
gòto 0,2335 L unità di misura di capacità, n gòto = n marčò poco meno
di un quarto di litro
inğistàra 1,19 L inghistora; unità di misura per vino. Fabbiani scrive
na séča o séğa = 12 inğistàre
marčò 0,2335 L unità di misura del latte corrispondente a circa un
quarto di bòža, quindi poco meno di un quarto di litro.
mastèl 74,73 L mastello; unità di misura di capacità per liquidi
corrispondente a 74,73 L secondo Fabbiani , a 41 L
secondo Baldovin
meśurìn —— misurino, piccolo recipiente per misurare olio, liquidi
ma anche polvere da sparo
miól 0,467 L mezza; unità di misura per i liquidi pari a mezza bozza
palànka 1/8 L unità di misura sia di capacità per il vino (una
palànka = un'ómbra = 1/8 di L), sia valore monetario =
10 cent.
séča, séğa 14,287 L secchia; misura di capacità
Unità di misura di lunghezza
palmìn 35 cm ---
mètro 1 m metro
bràžo 0,695 m braccio, ne esistevano di diversa lunghezza
ónža 2,897 cm oncia; 1/12 di piede
kuàrta 17,386 cm quarta; 6 once, mezzo piede
pè 0,3477 m piede; 1/5 di passo
pèrtega 3,477 m due passi
pas 1,738 m passo
mìlio 1738 m miglio veneto, pari a mille passi
Unità di misura di tempo e di superficie
kàmpo —— 1250 passi x 1250 passi; per campi da semina invece, il
campo che dà una calvia, 300 passi x 300 passi
žuóia —— unità di misura sia di tempo che di superficie,
un'intera giornata lavorativa, pari a 4 solverère, e
corrisponde anche a un kàmpo
prendèra 1 gg unità di misura sia di tempo che di superficie, una
giornata lavorativa, cioè dalla mattina presto a sera,
dà diritto ai quattro pasti (da prandium)
marendèra 3/4 gg unità di misura sia di tempo che di superficie, 3/4 di
giornata lavorativa, dà diritto ai 3 pasti fino alla
merenda (marènda)
diśnèra 1/2 gg unità di misura sia di tempo che di superficie, mezza
giornata lavorativa, mezza žuóia, dà diritto oltre alla
merenda di metà mattina, al desinare (diśnà)
solverèra 1/4 gg unità di misura sia di tempo che di superficie, un
quarto di giornata lavorativa, dà diritto alla piccola
merenda di metà mattina
Autore della scheda: Andrea Angelini.
eof (ddm 02-2009)